PAPA PAOLO VI

È la mattina del 21 giugno 1963 quando dal Vaticano di Roma arriva la tanto attesa fumata bianca: il cardinale Giovanni Battista Montini è il nuovo Papa e ha assunto il nome di Paolo VI. La sua nomina è stata alquanto travagliata ed è giunta con una maggioranza risicata di 57 voti, appena tre in più rispetto al minimo necessario. Il conclave del 1963 si è aperto dopo la morte di Papa Giovanni XXIII, e fin da subito è chiaro che sarebbe stato difficile scegliere il successore di uno dei pontefici più amati dai fedeli. Probabilmente Montini è stato scelto come successore di Giovanni XXIII perché si pone sulla stessa lunghezza d’onda dei due predecessori, per i suoi precedenti nell’attività pastorale e amministrativa, e anche perché è un uomo di grande cultura e dal carattere determinato. La sua incoronazione ufficiale come Paolo VI avviene a Piazza San Pietro nella serata del 30 giugno 1963.

Paolo VI decise di continuare il Concilio Vaticano II voluto da Giovanni XXIII, portandolo a compimento nel 1965. Il diritto canonico infatti prevede la sospensione dei lavori di un Concilio in caso di morte del papa. Paolo VI guidò il Concilio Vaticano II con grande capacità di mediazione, garantendo la solidità dottrinale cattolica in un periodo di rivolgimenti ideologici e aprendo fortemente verso i temi del Terzo mondo e della pace. Confrontandosi con conflitti, interpretazioni e controversie, Paolo VI condusse personalmente i lavori del Concilio raggiungencdo importanti obiettivi.

Dopo appena due giorni dalla sua elezione, si reca in visita alla Santa Sede il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy che, approfittando delle sue visite diplomatiche presso le capitali europee, giunge a Roma per omaggiare il nuovo Pontefice.