Il 28 settembre 1928 viene scoperta dal biologo scozzese Alexander Fleming la penicillina, il primo antibiotico della storia.

Lui si accorse che controllando lo stato di una coltura di alcuni batteri si era formato uno strato di muffa.  Fleming analizzò la muffa e scoprì che questa produceva una sostanza che uccideva vari batteri che causavano varie malattie. Identificò la muffa come appartenente al genere penicillium e, dopo alcuni mesi, il 7 marzo 1929 battezzò la sostanza “penicillina”.

All’inizio la scoperta non fu molto apprezzata perché non curava tutti i tipi di malattia, non immunizzava, non eliminava definitivamente i batteri ed erano necessarie somministrazioni ogni 4 ore per avere l’effetto sperato. Solo nel 1941 i suoi collaboratori Chain e Florey riuscirono a dimostrare l’efficacia di questo farmaco e da allora si iniziò a venderlo in grande quantità.

Quest’ultimo, insieme a Florey e Chain, ottenne nel 1945 il Nobel per la Medicina, «per la scoperta della penicillina e dei suoi effetti curativi in molte malattie infettive».

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