CURIOSITA’ DEL GIORNO

27 APRILE 2022

La casa del più antico parlamento della storia ha avuto due diverse vite. La prima finì con un incendio che la distrusse quasi completamente. La seconda iniziò a pochi anni di distanza da quell’evento funesto e la vide assumere quell’aspetto inconfondibile che insieme con il “grande Ben” è ancora oggi il simbolo di Londra.

Fin dall’anno Mille il palazzo di Westminister (nome ripreso dalla celebre abbazia, formato dall’unione delle parole west, “occidente”, e minster, “monastero”, quindi “monastero occidentale”) era utilizzato come residenza reale, poi nel 1295 iniziò ad ospitare il neonato parlamento inglese.

L’edificio era considerato una fortezza inespugnabile, che aveva superato indenne diversi tentativi di distruggerlo. L’episodio rimasto memorabile,  è quello della Congiura delle polveri, avvenuto nel 1605, in cui un gruppo di estremisti cattolici tentò di farlo saltare in aria, venendo però scoperti e fermati prima di concludere il piano.
Fu un incendio a far capitolare l’antica sede dl parlamento.
Il 16 ottobre 1834 dalle fiamme di una piccola stufa che veniva usata per bruciare la corrispondenza, divampò un incendio che distrusse quasi interamente l’edificio.
Si aprì un lungo dibattito all’interno di un’apposita Commissione Reale, incaricata di decidere come e dove ricostruire l’edificio. Dopo varie discussioni si decise di conservare l’antica collocazione e che la nuova struttura avrebbe dovuto inglobare le parti sopravvissute all’incendio.

Subito però sorgeva il problema del come costruire l’edificio. Stile classico per mettere in evidenza il prestigio dell’istituzione parlamentare, o stile “gotico”, per dare risalto all’identità cristiana e alla somiglianza con l’ Abbazia di Westminister.
Si optò per questa seconda strada e si fece un bando, vinto dall’architetto Charles Barry. Il palazzo sarebbe stato composto da quattro piani, articolato in 1.100 stanze, 100 scalinate e 5 km di corridoi. All’esterno risaltava la facciata neogotica, terminante con una serie di piccole guglie; poi tre torri, una di medie dimensioni in posizione centrale, e due più alte poste alle due estremità, rispettivamente a sud la Victoria Tower (chiamata così successivamente in onore della regina Vittoria) e a nord la Torre dell’orologio, poi ribattezzata Big Ben.

Fu la moglie di Barry, Sarah, a presiedere la cerimonia della posa della prima pietra, il 27 aprile 1840. Sette anni dopo venne completata la Camera dei Lord e nel 1852 la Camera dei Comuni. Nel 1870 il palazzo di Westminister troneggiava sulle sponde del Tamigi.
I bombardamenti tedeschi della Seconda guerra mondiale distrussero completamente la Camera dei Comuni, per cui si rese necessaria un’opera di restauro completata nel 1950.

Oggi è patrimonio dell’UNESCO e simbolo di Londra e dell’Inghilterra nel mondo.

 

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