INAUGURAZIONE GARDALAND

Nei primi anni Settanta un gruppo di imprenditori veronesi, tornati entusiasti da un viaggio in California, pensarono di creare sul Lago di Garda una piccola copia di «Disneyland». In Italia non esisteva ancora nulla del genere e l’idea si concretizzò su un terreno di 90 mila metri quadrati a Castelnuovo, località Ronchi, una zona che allora non si poteva certo considerare «di punta» per il turismo gardesano.

Il 19 luglio 1975 viene inaugurato uno dei più grandi e importanti parchi divertimenti d’Europa: Gardaland!

All’inizio a Gardaland c’erano solo piccole attrazioni con giovani artisti che si esibivano in un unico orario giornaliero, ma nel corso degli anni Gardaland, il primo parco divertimenti sorto in Italia, è salito ai vertici europei e mondiali della sua categoria. Tuttavia, il successo inaspettato che riscuote il concetto di “parco dei divertimenti”, costringe anche il parco gardesano ad ampliarsi mediamente ogni 4 anni, migliorando la qualità delle attrazioni offerte e le tematizzazioni. Inizialmente, questa scelta si è resa necessaria per poter ospitare un numero di visitatori sempre crescente. Dalla fine degli anni novanta però, ampliamenti e nuove attrazioni si sono rese necessarie per poter fronteggiare la concorrenza nazionale ed europea sempre più predominante.

Con i suoi 600mila metri quadrati di attrazioni, Gardaland viene visitato ogni anno da circa 3 milioni di persone e, dati 2016 alla mano, figura ottavo tra i parchi europei con più visitatori. Nel 2011 Forbes l’ha inserito tra i primi dieci parchi al mondo, per fatturato e numero di visitatori.

SCOPERTA DEI QUADRI: GEORGES SEURAT

Come ogni venerdì proseguiamo con la rubrica sulla scoperta dei quadri.

L’autore proposto è davvero un grande artista:  Georges Seurat. Oggi andremo a conoscere nel dettaglio il suo quadro “Domenica pomeriggio sull’isola della Grande-Jatte”.

Segui il video qui sotto dove viene illustrato il quadro:

 

MODUGNO VINCE SANREMO CON “NEL BLU DIPINTO DI BLU”

Il 1° febbraio 1958 va in scena al Casinò di Sanremo e in diretta in Eurovisione la finale dell’ottava edizione del Festival della musica italiana. A condurre c’è Gianni Agus, affiancato da Fulvia Colombo. È un’edizione particolare perché a vincerla è la canzone italiana probabilmente più famosa di sempre : Nel blu dipinto di blu. La canzone scritta da Franco Migliacci e da Domenico Modugno, interpretata da quest’ultimo in coppia con Johnny Dorelli, è conosciuta in tutto il mondo come Volare.

Diverse sono le storie sull’origine della canzone. È a Migliacci che si deve la genesi della canzone che avrà un successo senza eguali. Comincia tutto in un pomeriggio estivo del 1957. Migliacci sta aspettando Modugno per andare al mare. Passano le ore e Migliacci perde le speranze, si compra una bottiglia di vino Chianti per 300 lire e torna a casa. Si addormenta mezzo ubriaco e quando si sveglia resta a guardare le riproduzioni di due quadri di Marc Chagall che ha in camera. Sono Le Coq Rouge dans la nuit e Le peintre et son modèle. Di getto gli vengono le prime frasi che diventeranno del brano che comincia a scrivere. Un’altra versione, raccontata da Domenico Modugno, sostiene che l’idea del ritornello gli venne guardando il cielo azzurro dalla finestra della sua casa a Roma. Un’altra ancora, raccontata dal vincitore di Sanremo, vede quest’ultimo e Migliacci passeggiare nei pressi di Ponte Miglio, fino a quando uno dei due avrebbe pronunciato il verso Di blu m’ero dipinto. Alla prima edizione dei Grammy Awards, i cosiddetti Oscar della musica, Volare vince i premi per miglior disco e miglior canzone senza essere tradotta o adattata in inglese.

 

BREVETTO PRIMO FRIGORIFERO

All’inizio il cibo per essere conservato doveva essere essiccato, messo in salamoia o affumicato, tutti procedimenti che potevano andare bene per alcuni alimenti tipo la carne o il pesce, ma non per la frutta la verdura . Fino al secolo scorso la ghiacciaia era lo strumento più comune per la conservazione degli alimenti. In pratica si usavano per lo più dei contenitori di acciaio dentro cui si poneva magari della paglia come isolante, ma la materia prima, cioè il ghiaccio, doveva essere reperita naturalmente dopo una nevicata o magari in qualche grotta gelida. Solo il 7 dicembre 1851 fu brevettato il frigorifero da John Gorrie . Solo nel 1900 questa “utilitaria” domestica verrà prodotta in serie e diventerà accessibile alle famiglie.  Il frigorifero oggi  è l’elettrodomestico immancabile nelle nostre cucine, di cui non possiamo farne a meno, che serve per conservare più a lungo il cibo  e raffreddare bevande a basse temperature.

CREDITS: Almanacco del giorno | www.mondi.it
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