SCOPERTA DELLE ISOLE HAWAII

Il 18 gennaio 1778 James Cook, esploratore e cartografo britannico, fu il primo europeo a mettere piede sulle isole Hawaii.

Nonostante fosse già in pensione, per la sua notevole esperienza, venne chiamato a guidare un’ultima grande spedizione che aveva lo scopo di aprire un passaggio a Nord-Ovest, il punto di congiunzione tra l’oceano Atlantico e Pacifico. L’obiettivo della missione era oltrepassare lo stretto di Bering, impresa che oltre a un immenso prestigio, avrebbe consegnato 20 mila sterline a chiunque l’avesse portata a termine. Cook e la sua ciurma, fecero tappa a Tahiti, proseguendo quindi verso nord, e a quel punto attraccarono alle Hawaii, inizialmente battezzate Isole Sandwich. L’appellativo era un omaggio all’armatore John Montagu, quarto conte di Sandwich. Sebbene riuscì a spingersi molto a Nord, tracciando gran parte della conformazione costiera del nord-America, Cook non riuscì nell’obiettivo prefissato e dovette fare marcia indietro. Sconfortato, tornò alle Hawaii, dove dapprima venne accolto come una divinità, ma successivamente si ritrovò invischiato in una rissa e, secondo le ricostruzioni, accoltellato a morte. Il resto dell’equipaggio, invece, sarebbe rientrato nel Regno Unito solo nel 1780.