CURIOSITA’ DEL GIORNO

23 FEBBRAIO 2022

Le classifiche ufficiali di vendita dei libri riportano da sempre la Bibbia come uno dei testi più venduti in assoluto: nel corso dei secoli si stima siano state stampate quasi 4 miliardi di copie.

Il testo sacro ha però un altro primato importantissimo, poiché fu il primo libro ad essere stampato in Occidente.

Nel 1455 il vescovo Enea Silvio Piccolomini, che sarebbe poi diventato papa Pio II, scrisse in una lettera indirizzata al cardinal Juan de Carvajal di aver visto una Bibbia «di scrittura molto chiara e corretta, senza errori da nessuna parte, che Sua Signoria avrebbe letto senza fatica e senza occhiali».

Il riferimento era all’opera di un tipografo tedesco, nato a Magonza, precursore delle tecniche di stampa moderne, di nome Johannes Gutenberg. 

Gutenberg iniziò la stampa della prima Bibbia nel 1453, grazie alla tecnica dei caratteri mobili. I caratteri imitavano la scrittura gotica che, al tempo, era la più utilizzata in Germania.

Furono realizzate 40 copie su pergamena e 140 su carta di canapa. Il lavoro del tipografo durò 3 anni e si concluse il 24 agosto del 1455. L’edizione realizzata da Gutenberg suscitò molta ammirazione, soprattutto per la qualità tipografica: si pensi che un amanuense dell’epoca, in 3 anni, sarebbe riuscito a realizzare una sola copia.

Circa 48 esemplari sono tuttora esistenti e intatti mentre diverse pagine singole sono esposte in biblioteche e musei. Il Vaticano possiede due copie dell’opera, una in carta e l’altra su pergamena.

Un esemplare della Bibbia di Gutenberg può valere oggi svariati milioni di euro. Una delle copie è attualmente di proprietà dell’imprenditore Bill Gates: il magnate se l’è aggiudicata nel 1994 in un’asta per un importo di circa dieci milioni di dollari.

Qui di sotto trovate un video riguardo l’invenzione della stampa e le sue conseguenze in Europa e nel mondo.